INFIAMMAZIONE: COS’È?
L’infiammazione o flogosi è la risposta dei tessuti vascolarizzati a un insulto endogeno o esogeno e ha lo scopo di convogliare materiali difensivi (cellule e fluidi dal compartimento vascolare) verso il sito del danno tissutale. La risposta infiammatoria è caratterizzata da tre funzioni principali: occupare temporaneamente l’area interessata dal danno tissutale con un materiale chiamato “essudato infiammatorio” costituito da fluido ricco di proteine e cellule provenienti dai vasi sanguigni; eliminare gli agenti nocivi (ad esempio, i batteri) che hanno causato l’infiammazione; rimuovere il tessuto danneggiato e procedere con la riparazione del tessuto.
Le cause che portano a una risposta infiammatoria sono molteplici:
1) Infezioni microbiche;
2) Virus;
3) Parassiti;
4) Alcuni agenti fisici: traumi, raggi ultravioletti, radiazioni ionizzanti e temperature estreme;
5) Sostanze chimiche irritanti (agenti acidi, alcalini e ossidanti);
6) Un potente stimolo infiammatorio è rappresentato dalla necrosi dei tessuti dovuta alla riduzione del flusso sanguigno.
con carenza di ossigeno come avviene, ad esempio, nell’infarto del miocardio.
SEGNO CARDINALE
I quattro segni cardinali di una reazione infiammatoria acuta furono descritti da CELSO nel I secolo d.C..
Essi sono:
- Arrossamento (rubor)
- Calore (colore)
- Gonfiore (tumore)
- Dolore (dolor)
Questi aspetti sono presenti indipendentemente dalla causa dell’infiammazione. Molti di questi sintomi possono essere
attribuita alla vasodilatazione e all’aumento della permeabilità capillare.
CELLULE COINVOLTE NELL’INFIAMMAZIONE
Ogni cellula del sistema immunitario è in qualche modo specializzata e può svolgere una funzione specifica nelle diverse fasi dell’infiammazione. I granulociti (leucociti polimorfonucleati) rappresentano il 60% dei leucociti normalmente presenti nel sistema circolatorio. I neutrofili migrano in risposta a stimoli chimici prodotti da microrganismi chiamati fattori chemiotattici. I neutrofili attivati attraversano l’endotelio vascolare e penetrano nel sito dell’infiammazione.
MEDIATORI CHIMICI
Esistono molecole lipidiche caratterizzate dal metabolismo dell’acido arachidonico. Queste molecole derivano da un acido grasso a 20 carboni. L’acido arachidonico può essere metabolizzato attraverso due vie:
La ciclossigenasi, che genera prostaglandine e trombossani
Lipossigenasi, che produce leucotrieni
Le citochine sono messaggeri polipeptidici sintetizzati da più cellule immunitarie attivate (monociti, macrofagi, cellule dendritiche, linfociti T e B, mastociti e basofili) e secreti durante l’attivazione cellulare. Ad esempio, l’interleuchina 1 (IL1) attiva i linfociti T ed è coinvolta, insieme al fattore di necrosi tumorale (TNF-), nell’aumento della temperatura corporea durante l’infiammazione. Le chemochine e l’ossido nitrico sono altri mediatori dell’infiammazione. In conclusione, il processo infiammatorio può essere interpretato come un sofisticato meccanismo in grado di limitare i danni e promuovere la “restitutio ad integrim”. Se l’agente responsabile dell’infiammazione non viene rimosso, può verificarsi una progressione verso l’infiammazione cronica, che può persistere per mesi, anni o addirittura per tutta la vita.
ISTRUZIONI D’USO:
Standard: O3ZONE DIMENSIONE 00 CAPSULE
- 4 CAPSULE AL GIORNO
DURATA MINIMA 60 GIORNI
(2 al mattino e 2 alla sera)
Paziente fragile: CAPSULE O3ZONE TAGLIA O - 6 CAPSULE AL GIORNO
DURATA MINIMA 60 GIORNI
(3 al mattino e 3 alla sera)
Grave: O3ZONE TAGLIA 00 CAPSULE - 6 CAPSULE AL GIORNO
DURATA MINIMA 60 GIORNI
(3 al mattino e 3 alla sera)
Paziente fragile: CAPSULE O3ZONE TAGLIA O - 6 CAPSULE AL GIORNO
DURATA MINIMA 60 GIORNI
(3 al mattino e 3 alla sera)
METODO DI SOMMINISTRAZIONE:
CAPSULE RIVESTITE ENTERICAMENTE PER USO SISTEMICO PER VIA ORALE
DURATA DEL TRATTAMENTO:
2-3 MESI
CRITERI DI ESCLUSIONE:
Donne in gravidanza;
Emorragie interne ed esterne;
Interventi chirurgici (interrompere il trattamento 3 giorni prima e riprenderlo 7-10 giorni dopo);
Ipertiroidismo;
Carenza di G6PD.
OBIETTIVO DEL TRATTAMENTO:
L’obiettivo del trattamento integrato è quello di inibire a monte la cascata di acido arachidonico
metabolismo.
RACCOMANDATO COME TERAPIA INTEGRATA IN:
Patologie infiammatorie.
Attività terapeutica dell’ozono nelle infiammazioni:
La caratteristica principale dell’ozono è quella di inibire a monte la cascata del metabolismo dell’acido arachidonico, inibendo la sintesi dei mediatori chimici dell’infiammazione, portando alla modulazione dei mediatori immunitari che esercitano un effetto antinfiammatorio, antiedematoso e antiossidativo, contrastando l’azione dei radicali liberi attraverso la riattivazione del sistema immunitario.
microcircolazione, aumentando la deformabilità dei globuli rossi con un relativo aumento della concentrazione di emoglobina ossigenata.
L’ozono permette inoltre di attivare la fagocitosi delle citochine e gli enzimi che bloccano i perossidi e i radicali liberi nei globuli rossi, con conseguente aumento della deformabilità e riduzione della viscosità del sangue. In conclusione, l’inibizione delle citochine pro-infiammatorie da parte dell’ozono favorisce la riduzione dell’infiammazione, abbassa la temperatura elevata e allevia il dolore.