ULCERE VASCOLARI: COSA SONO?

Le ulcere vascolari sono ferite che interessano la parte venosa, arteriosa o entrambe le parti della gamba. Le ulcere vascolari venose sono generalmente causate dall’edema, ovvero un accumulo di liquidi nella gamba che impedisce l’apporto di sostanze nutritive alla pelle, producendo così una lesione. Le ulcere arteriose, invece, sono generalmente una conseguenza della chiusura improvvisa di un vaso sanguigno nella gamba, che diventa responsabile della mancanza di apporto di nutrienti al tessuto circostante, portando alla necrosi (morte del tessuto) della parte del corpo che riceve il sangue da una determinata arteria.
La pelle nell’area dell’ulcera appare spesso più secca, con una colorazione marrone dovuta all’aumento della melanina. Tali lesioni possono provocare un dolore intenso, portando chi le subisce a una condizione invalidante, motivo per cui il trattamento corretto e tempestivo di queste lesioni è importante per il recupero del benessere psicofisico del paziente. Gli ematomi nelle lesioni alle gambe di varia eziologia (traumi, compressioni prolungate, ecc.) danno origine a disturbi della circolazione. Il dolore è uno dei primi segnali di allarme per lo sviluppo di ulcere venose croniche.
Il gonfiore della pelle delle gambe, con un aspetto traslucido e la successiva presenza di vesciche, è un altro segno della gravità di tale lesione. Arto freddo, incapacità di estendere o flettere la gamba e le dita dei piedi, dolore fino al ginocchio.

Gestione del dolore nei pazienti con ulcere vascolari
Il dolore è un sintomo che incide pesantemente sulla qualità della vita dei pazienti con ulcere agli arti inferiori. È sempre stata opinione generale che il dolore fosse un elemento discriminante nella diagnosi delle ulcere: assente o poco significativo nelle ulcere di origine venosa, presente con vari gradi di intensità nelle altre ulcere. Il dolore è quindi un elemento discriminante nella diagnosi differenziale delle ulcere degli arti inferiori. In particolare, la sua insorgenza, le esacerbazioni o la diminuzione con i cambiamenti di posizione dell’arto rappresentano un fattore discriminante nella diagnosi di tali lesioni.
Nelle lesioni di origine venosa, il dolore è piuttosto raro e di intensità non significativa. Quando è presente in modo significativo, è determinata dall’infezione dell’ulcera. Identificata la specie batterica, la terapia antibiotica è sistemicamente associata a un’accurata pulizia e all’uso di medicazioni in schiuma di poliuretano con argento per controllare la carica batterica, consentendo la risoluzione dell’infezione e la progressiva scomparsa del dolore. Cosa fare in presenza di ulcere vascolari?

Le raccomandazioni da seguire in presenza di ulcere vascolari sono le seguenti:

  • Esamina quotidianamente i piedi per verificare la presenza di pelle screpolata, vesciche, gonfiore o arrossamento.
  • Riferire un peggioramento dei sintomi, ad esempio: diminuzione della distanza percorsa a piedi, dolore a riposo, dolore notturno, cambiamenti
    nel colore della pelle
  • Mantieni la pelle idratata
  • Non camminare mai a piedi nudi
  • Usa scarpe di dimensioni adeguate (che non sfreghino o comprimano); fai attenzione a eventuali oggetti estranei all’interno della scarpa.
    che possono causare lesioni
  • Non fumare
  • Esegui regolarmente esercizi entro i limiti di tolleranza e di dolore
  • In presenza di un’ulcera che non guarisce, consulta un chirurgo vascolare.

Che cos’è l’insufficienza venosa?
Il termine “insufficienza venosa” definisce una condizione patologica causata da un difficile ritorno del sangue venoso al cuore. L’insufficienza venosa degli arti inferiori provoca un aumento della pressione nei capillari, che porta a edema, ipossia generalizzata e acidosi lattica (eccesso di acido lattico nel sangue). Insufficienza venosa organica: causata da alterazioni patologiche delle vene come la dermatite da stasi e la trombosi venosa profonda.
Un sovraccarico delle vene, come il linfedema e la ridotta mobilità degli arti, causa un’insufficienza venosa funzionale.

SINTOMI E COMPLICANZE
La gravità dei sintomi varia da individuo a individuo, a seconda della gravità della VU.

  1. caviglie gonfie;
  2. crampi ai polpacci;
  3. edema dell’arto coinvolto;
  4. formicolio alle gambe;
  5. iperpigmentazione della pelle (ad esempio, porpora);
  6. ispessimento della pelle;
  7. pesantezza alle gambe;
  8. ULCERE CUTANEE, prurito e vene varicose.

LE CAUSE SONO MOLTEPLICI:

  1. la condizione è talvolta idiopatica (sconosciuta);
  2. con malformazioni vascolari e infezioni;
  3. invecchiamento e mobilità ridotta;
  4. stare seduti o in piedi per periodi prolungati;
  5. coagulopatie e iperomocisteinemia geneticamente ereditata.

FATTORI DI RISCHIO
Tra i fattori di rischio ricordiamo:

  1. Ipertensione;
  2. Obesità;
  3. Gravidanza;
  4. Assumere una posizione statica per molto tempo;
  5. Lavori che comportano posizioni ortostatiche;
  6. Predisposizione genetica;
  7. Fumo;
  8. Precedente storia di trombosi venosa profonda (DVT);
  9. Sesso femminile;
  10. Altezza: le persone più alte sono a maggior rischio di insufficienza venosa.

La DIAGNOSI consiste nell’osservazione medica diretta delle lesioni e dell’anamnesi, con eventuale valutazione ecografica Doppler della funzionalità delle vene.

TERAPIE E RIMEDI:

  1. Correzione delle abitudini alimentari e dello stile di vita;
  2. Uso di calze elastiche compressive;
  3. Applicazione di creme con azione capillotropica / protettiva

MEDICAZIONI:

  1. Anticoagulanti;
  2. Flebotonica;
  3. Profibrinolitici.

RIMEDI CHIRURGICI:

  1. Valvuloplastica;
  2. Ablazione con radiofrequenza;
  3. Terapia laser.

In conclusione, quando il sistema è alterato nel suo equilibrio, le valvole non garantiscono una corretta circolazione sanguigna e il sangue tende ad accumularsi nelle vene, creando vene varicose e insufficienza venosa. Fondamentalmente, 03Zone svolge molteplici aspetti:

  1. Azione antinfiammatoria e antiedematosa;
  2. Aumento della produzione di antiossidanti e azione analgesica;
  3. Azione antidolorifica;
  4. Aumento della produzione di metaboliti responsabili dell’OSSIGENO AI TISSUI
    (l’ipossia è una delle cause della VU)

ISTRUZIONI PER L’USO:
O3ZONE SIZE 0 CAPSULE

  • 4 CAPSULE AL GIORNO
    (2 al mattino e 2 alla sera)
    O3ZONE OLIO
  • 1 APPLICAZIONE AL GIORNO
    (3-5 ml al giorno)

METODO DI SOMMINISTRAZIONE:
CAPSULE RIVESTITE ENTERICAMENTE PER USO ORALE SISTEMICO
OLIO OZONIZZATO PER USO TOPICO

DURATA DEL TRATTAMENTO:
3-6 MESI

CRITERI DI ESCLUSIONE:
Donne in gravidanza;
Emorragie interne ed esterne;
Interventi chirurgici (sospendere il trattamento 3 giorni prima e riprenderlo 7-10 giorni dopo);
Ipertiroidismo;
Carenza di G6PD (Favismo).

OBIETTIVO DEL TRATTAMENTO:
L’obiettivo del trattamento integrato è quello di accelerare i processi di guarigione delle ulcere vascolari.
Consigliato come terapia integrata in: Ulcere vascolari.

Attività terapeutica dell’ozono nelle patologie vascolari:
La guarigione delle ulcere cutanee è un processo dinamico e interattivo che coinvolge le cellule parenchimali, la matrice extracellulare, le cellule del sangue e una serie di mediatori solubili. La guarigione della ferita comprende le fasi di emostasi, infiammazione, proliferazione cellulare, rimodellamento della matrice e formazione del tessuto di granulazione. L’azione topica con olio ozonizzato associata alla somministrazione sistemica ha permesso di ottenere una “restitutio ad integrum” del rimodellamento del tessuto cicatriziale in tempi più brevi e senza effetti collaterali.

Meccanismi d’azione e peculiarità dell’olio ozonizzato:

  • Vettore lipidico: Azione intracellulare
  • Azione intracellulare: Attivazione di NRF2
  • Azione antibatterica e antinfiammatoria
  • Trattamento topico e sistemico
  • Personalizzazione della dose (sicurezza ed efficacia)
  • Stimolazione della neoangiogenesi